L'archeologia della vite alla base dei buoni vini friulani
Non si può prescindere dall'archeologia per ricostruire la storia e la tradizione del vino nelle nostre regioni. Lo studio morfologico e del DNAa dei reperti archeobotanici (vinaccioli, tralci combusti e non), la palinologia, le indagini chimico-fisiche applicate alle tracce nei contenitori e nel terreno, insieme allo studio delle varietà coltivate attualmente, permettono di seguire le traiettorie di diffusione dei cultivar e di comprendere le relazioni tra uve, vini e popoli.
Per saperne di più, sulla storia della viticoltura in Friuli, leggete il nuovo volume che sarà presentato a Udine il 22 giugno.